Un incontro per riflettere sulla forza dell’attesa, sul dolore di una perdita non risolta e sul coraggio di trasformare un’esperienza personale in un impegno civile. Moica Piemonte APS – Donne Attive in Famiglia e Società, propone giovedì 15 maggio 2025, alle 15:30, presso la sede di Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato (via Giolitti 21, Torino), un appuntamento speciale con la scrittrice Caterina Migliazza Catalano, madre di Fabrizio Catalano, il giovane scomparso ad Assisi il 21 luglio 2005, mentre frequentava un corso di musicoterapia.

Sono passati quasi vent’anni da quel giorno, eppure Caterina continua a cercare, a raccontare, a tenere viva la speranza di riabbracciare suo figlio. Il suo percorso personale si è trasformato in una missione pubblica: sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma delle persone scomparse e delle loro famiglie, contrastando l’oblio che rischia di coprire queste vicende. Attraverso l’Associazione Cercando Fabrizio e…, fondata per dare continuità a questa ricerca, ha costruito una rete di eventi, testimonianze e progetti culturali, diventando un punto di riferimento per chi vive situazioni simili.

Nel corso dell’incontro, Caterina condividerà la sua esperienza di madre orfana e il lungo cammino di attesa senza resa, presentando anche le sue opere: “Cercando Fabrizio – Storia di un’attesa senza resa” (Neos Edizioni, 2009) e “Il falco e l’altalena – La storia di una madre per un figlio scomparso” (Impremix Edizioni, 2019). Libri che non raccontano solo una vicenda personale, ma che danno voce a tutte quelle famiglie sospese in un tempo di incertezza, tra la memoria e la speranza.

Dal 2015, Caterina è anche promotrice del premio letterario nazionale “Caro Fabrizio ti racconto…”, iniziativa che raccoglie storie, riflessioni e parole dedicate al tema della scomparsa, creando uno spazio di confronto e condivisione.

A coordinare l’incontro sarà Lucia Rapisarda, presidente di Moica Piemonte APS, associazione che da oltre quarant’anni si impegna a valorizzare il ruolo della donna e il lavoro familiare, promuovendo la solidarietà, il dialogo intergenerazionale e il sostegno alle categorie più fragili della società attraverso incontri, eventi culturali e progetti sociali.

L’incontro è aperto a tutti, un’occasione per riflettere sul valore della memoria e sull’importanza di non lasciare indietro nessuno.