Telefono Amico Torino Festeggia 60 Anni: Eventi e Iniziative per il 2024

Telefono Amico Torino nel 2024 festeggia 60 anni di attività con un ricco calendario di eventi. Per celebrare questo straordinario traguardo, l’associazione ha organizzato una serie di iniziative nei prossimi mesi. Il primo appuntamento, di grande richiamo, sarà il 10 settembre al Circolo dei Lettori di Torino con lo scrittore Matteo B. Bianchi. Questa data è particolarmente significativa poiché coincide con la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, un tema centrale per l’associazione.

I dati sul suicidio in Italia, forniti dall’Istat, rivelano un quadro preoccupante. Ogni anno si registrano circa 4.000 morti per suicidio, e focalizzandoci sul Piemonte, i numeri mostrano una tendenza particolarmente allarmante: nel 2019, i casi registrati sono stati 339, saliti a 355 nel 2020 e ulteriormente a 377 nel 2021. Questo incremento costante sottolinea un’emergenza che richiede attenzione immediata. Le possibili cause potrebbero includere l’aumento delle pressioni sociali ed economiche e le carenze nei servizi di supporto psicologico, aggravate ulteriormente dalla pandemia di COVID-19. Per quanto concerne il Telefono Amico, dal periodo COVID, le richieste di aiuto provenienti da persone che manifestano pensieri suicidi sono sensibilmente aumentate.

Fondato nel 1964, Telefono Amico Torino si dedica da sempre all’ascolto e al supporto delle persone in difficoltà, adoperandosi nella prevenzione del suicidio. Ispirata dal Rev. Chad Varah, che nel 1953 in Inghilterra pubblicò un annuncio per offrire ascolto a chi ne avesse bisogno, l’associazione ha proseguito la sua missione con l’aiuto dei volontari, offrendo ascolto attivo ed empatico.

In questi sei decenni, Telefono Amico Torino ha promosso numerose campagne di sensibilizzazione e prevenzione, collaborando con scuole, enti locali e altre organizzazioni del territorio. Queste iniziative hanno consolidato la reputazione dell’associazione come un faro di speranza per chi attraversa momenti difficili. Grazie all’impegno costante dei suoi volontari, l’associazione ha saputo adattarsi anche ai cambiamenti della società moderna, integrando nuove tecnologie come il “Portale Amico” e i servizi di chat. Le statistiche indicano, infatti, che la fascia di età tra i 13 e i 30 anni preferisce utilizzare la chat per contattare il servizio, rendendo questi strumenti particolarmente efficaci per raggiungere e supportare i giovani.

Telefono Amico Torino non solo offre ascolto, ma si impegna anche a promuovere una cultura dell’empatia e della comprensione, elementi fondamentali per costruire una comunità più solidale e attenta ai bisogni degli altri. La sua lunga storia di servizio e dedizione rappresenta un esempio di come l’impegno e la solidarietà possano fare realmente la differenza nella vita delle persone.

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GLI EVENTI IN CALENDARIO

Per celebrare il suo importante anniversario, Telefono Amico Torino ha organizzato una serie di eventi e iniziative nei prossimi mesi. Il primo atteso appuntamento sarà il 10 settembre, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, con lo scrittore e direttore editoriale della casa editrice Accēnto, Matteo B. Bianchi, autore del celebrato libro “La vita di chi resta”.

Telefono Amico Torino ha organizzato questo ricco calendario di eventi per coinvolgere la comunità e sensibilizzare su temi di rilevanza sociale. L’associazione intende, infatti, esplorare e riflettere con il maggior numero di persone possibile sui concetti di cura, parola e volontariato. Cura, intesa come attenzione e supporto verso chi è in difficoltà; parola, come strumento fondamentale di ascolto e comunicazione; e volontariato, come atto di generosità e impegno sociale.

Ecco il programma degli eventi:

  • 10 settembre h 21:00 al Circolo dei Lettori Giornata mondiale per la Prevenzione del Suicidio: Interviene lo scrittore Matteo B. Bianchi autore del Libro “La vita di chi resta”.
  • 6 ottobre h 15:30 @ Palazzo San Celso: interviene l’Egittologa Dott.ssa T. Baldacci sul tema “La sacralità della parola” 
  • 9 novembre h 18:30 @ Nuvola Lavazza: interviene il filosofo Matteo Saudino, autore di diversi libri e ideatore del canale YouTube BarbaSophia e del podcast Pensiero Stupendo 
  • 19 novembre h 21:00 @ CSV Vol.To Incontro Open in collaborazione con M.I.R.- MN” (MOVIMENTO INTERNAZIONALE DELLA RICONCILIAZIONE – MOVIMENTO NON VIOLENTO) 
  • 30 novembre h 10:00 @ Sala Trasparenza: Convegno del Telefono Amico Torino ’60 anni di ascolto’. Uno sguardo nostalgico al passato, la conferma della nostra motivazione nel presente, i progetti per il futuro.

TELEFONO AMICO TORINO IN NUMERI

Dal 1964 circa 3000 volontari hanno dedicato tempo ed energie a Telefono Amico Torino, dimostrando un impegno costante nel fornire supporto a chiunque ne avesse bisogno. Attualmente, al 30 aprile 2024, sono attivi 62 volontari, pronti ad ascoltare e aiutare le persone che si rivolgono al servizio.

Come si legge anche nell’ultimo bilancio di missione di Telefono Amico Torino, l’analisi delle chiamate ricevute rivela che la maggior parte dei contatti proviene da persone di età compresa tra i 46 e i 65 anni, con la fascia 46/55 anni che rappresenta il gruppo più numeroso. Anche le persone tra i 36 e i 45 anni e quelle tra i 56 e i 65 anni chiamano frequentemente, mentre le fasce d’età più giovani (15/18 e 19/25 anni) e gli anziani sopra i 75 anni si rivolgono meno spesso al servizio. Un altro dato significativo riguarda il genere di chi chiama: il 68% sono uomini, mentre il 32% sono donne, suggerendo che gli uomini sentono una particolare necessità di cercare un supporto esterno attraverso il telefono.

Telefono Amico Torino non si limita a fornire supporto telefonico, ma offre anche un servizio di chat, particolarmente utilizzato dai giovani. I dati mostrano che la fascia d’età più attiva nella comunicazione tramite chat è quella dei 15-18 anni, che rappresenta il 28,6% degli utenti. Seguono i giovani tra i 26 e i 35 anni con il 24,3% e quelli tra i 19 e i 25 anni con il 21,4%. Le altre fasce d’età (fino a 15 anni, 36-45 anni, 46-55 anni) hanno percentuali significativamente più basse, con la fascia sopra i 55 anni che quasi non utilizza questo canale.

Per quanto riguarda le categorie dei disagi accolti tramite la chat, la solitudine è il problema più comune, riportato dal 17,79% degli utenti. Subito dopo, con il 16,84%, c’è il bisogno di compagnia, indicando un forte desiderio di connessione e interazione sociale. Anche le questioni legate alla sessualità sono rilevanti, con l’11,52% degli utenti che le segnalano. Altri disagi frequenti includono problemi familiari e difficoltà nei rapporti sociali, entrambi con una percentuale dell’8,25%. La depressione colpisce il 6,95% di chi utilizza la chat. L’infermità psichica e le problematiche sanitarie rappresentano rispettivamente il 6,13% e il 5,04%. Infine, questioni legate alla coppia, sentimentali ed esistenziali vengono segnalate in percentuali minori, rispettivamente dal 4,02%, 3,20% e 3,07% degli utenti.

DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENTE MARIA FAZIO

Maria Fazio, Presidente di Telefono Amico Torino, ha condiviso queste parole in occasione dell’anniversario: “La nostra Associazione celebra quest’anno 60 anni di attività ininterrotta. Da sei decenni promuoviamo la cultura dell’ascolto, un valore essenziale nella vita di tutti noi. In questi anni, oltre 3000 volontari si sono alternati nei nostri turni, ascoltando non solo le parole ma soprattutto le emozioni, perché mentre le parole possono ingannare, le emozioni no. Ogni sfumatura, ogni sussurro, ogni vibrazione emotiva ci avvicina agli altri. Con un orecchio attento e un cuore aperto, come farebbe un vero amico, facciamo la differenza un ascolto alla volta, una chiamata alla volta”. Fazio aggiunge anche: “In occasione del nostro sessantesimo anniversario, abbiamo deciso di organizzare un calendario di eventi per celebrare insieme questo importante traguardo. Questi eventi non solo ci permetteranno di ricordare il passato e in qualche modo celebrare i successi e i grandi numeri raggiunti, ma saranno anche una grande opportunità per rafforzare la nostra comunità e sensibilizzare nuove persone sul valore dell’ascolto. Ogni chiamata, infatti, rappresenta un’opportunità di apprendimento dalle storie e dalle esperienze di chi si rivolge a noi. L’ascolto arricchisce sia chi riceve sia chi dona il proprio tempo e la propria sensibilità”.

 

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