Disagio giovanile, come provare a orientarsi: un incontro il 23 aprile

Cosa sta accadendo alle nuove generazioni? Quali sono le radici del disagio che si manifesta in modo sempre più evidente nelle scuole, nei servizi sociali, nei contesti familiari? A questi interrogativi cerca di rispondere il volume GIOVANI SMARRITI in attesa di una speranza, curato da Domenico Zeni per Edizioni Sanpino, che verrà presentato al pubblico mercoledì 23 aprile alle ore 18 presso la sala incontri di Vol.To, in via Giolitti 21 a Torino.

L’incontro è promosso dal Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto e dall’Associazione People, da anni attive sul territorio nella promozione culturale e sociale. Il libro nasce da una serie di interviste a tre protagonisti del mondo educativo, sanitario e giudiziario: Ezio Delfino, preside e insegnante, Adriana Olessina, medico psichiatra, e Stefano Scovazzo, già Presidente del Tribunale dei Minori di Torino. Figure che, pur provenendo da ambiti differenti, condividono uno sguardo profondo e appassionato sul mondo giovanile e sulle sue fragilità.

Durante la presentazione – moderata dalla giornalista Adele Palumbo – i tre protagonisti dialogheranno con il pubblico, offrendo spunti di riflessione che partono dalla loro esperienza diretta con adolescenti e giovani adulti alle prese con bullismo, dipendenze, autolesionismo, anoressia, violenza. Temi complessi, che spesso sfuggono alla comprensione di chi non è coinvolto quotidianamente in contesti educativi o di cura.

GIOVANI SMARRITI in attesa di una speranza si propone come uno strumento concreto per chi, a vario titolo, accompagna i ragazzi nel loro percorso di crescita: genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari, assistenti sociali. Non una guida tecnica, ma un racconto a più voci che restituisce la complessità del presente giovanile e, al tempo stesso, la possibilità di leggere tra le pieghe del disagio una domanda di senso, un bisogno di ascolto, un varco per la speranza.

A introdurre l’incontro sarà Giancarlo Chiapello, Presidente del Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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