VivaMente, continua l’azione di contrasto al pregiudizio sulla sofferenza psichica

Rompere definitivamente il muro della diffidenza tecnologica e continuare così a offrire un prezioso supporto per la salute mentale sia delle persone sofferenti che dei loro familiari: questa è la rinnovata missione dell’Associazione VivaMente operante sul vasto territorio coperto dall’ASL TO5 e quindi a Moncalieri, Nichelino, Chieri e Carmagnole e comuni limitrofi.

L’Associazione da sempre, sin dalla sua nascita nell’autunno del 2009, si è impegnata a fondo soprattutto nel contrastare il pregiudizio, la vergogna, la solitudine e l’emarginazione che la sofferenza psichica può provocare. E lo ha fatto in molteplici modi, sempre però cercando un rapporto diretto con le istituzioni del territorio e anche con altre associazioni e cooperative. Proprio in questo modo infatti è stato possibile creare una virtuosa rete di  collaborazioni di cui hanno beneficiato i propri assistiti. L’attivismo di VivaMente non è mai stato finalizzato all’imposizione dall’alto di una proposta, ma ha favorito sempre la realizzazione di un percorso a più fasi e con più soggetti per rendere effettivamente possibile la riabilitazione relazionale e sociale. E così negli anni sono stati allestiti spettacoli teatrali, organizzate cene sociali e istituiti particolari laboratori creativi a cui potevano partecipare le persone socie dell’Associazione. Non solo: negli anni sono state organizzate conferenze e diverse attività socializzanti sempre a tema disagio mentale. Una delle iniziative più riuscite è stato senz’altro la creazione di un apposito laboratorio di fotografia tenuto da Fabrizio Fasano, ormai attivo da tre anni.

Il coronavirus ovviamente ha cambiato completamente le modalità con cui poter fare attività. Niente più incontri fisici. Necessario quindi il passaggio al digitale. Un’occasione a sentire la presidentessa di Vivamente Maria Antonella Barbagallo: “Come tutti siamo stati travolti da questa situazione, ma molte delle iniziative che avevamo messo in piedi sono state rese disponibili in digitale. Non è un’operazione semplice e non è ancora terminata del tutto anche perché non tutti sono così sereni di fronte l’occhio del web e poi in molti non hanno proprio gli strumenti tecnologici per poter partecipare. Questa situazione non cambierà nel breve per cui è necessario un’azione mirata a cominciare da quella di persuasione e di formazione”. Per poter affrontare il tema del gap tecnologico fornendo concretamente anche degli strumenti ai propri associati l’Associazione VivaMente ha partecipato e vinto il bando della Compagnia di San Paolo “Insieme andrà tutto bene”. Non una novità per VivaMente visto che proprio i bandi, come quello della CRT e anche quello della Chiesa Valdese per l’utilizzo dell’8 per mille, sono già stati preziosi per l’associazione in passato.

Barbagallo racconta poi alcune delle iniziative attualmente in piedi: “Abbiamo istituito uno sportello in grado di offrire un servizio di supporto psico-sociale per affrontare le conseguenze emotive indotte dalla situazione emergenziale”. Uno spazio “virtuale” gestito da psicologi ed operatori socio-sanitari tramite telefono oppure videochiamata previo accordo con la persona richiedente. Uno spazio dedicato alle persone sole e quelle che subiscono la convivenza forzata per l’isolamento sociale, ai genitori, alle persone malate o in quarantena obbligatoria, ai medici di famiglia e agli operatori sanitari o volontari impegnati in prima linea a fronteggiare l’emergenza.

In queste settimane poi sono state realizzate visite online ad alcuni dei più importanti musei del mondo, sono stati realizzati dei laboratori creativi e anche organizzati dei gruppi di contro di auto e mutuo aiuto. In cantiere c’è allo studio la possibilità di realizzare un laboratorio per la realizzazione di video a uso dei propri associati al fine di registrare contenuti che affrontino temi come la quotidianità e la cura del sé (vedi l’alimentazione ad esempio), ma anche il come imparare ad assumere nuovi comportamenti per la vita sociale come il rispetto delle norme di distanziamento sociale e l’utilizzo di mascherine e distanza sociale.

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