Soccorso Volontario di Protezione Civile di Bruino, numeri importanti per un’azione concreta

In prima linea, pronti a offrire il proprio aiuto dove c’è più bisogno: questo lo spirito con cui il Soccorso Volontario di Protezione Civile di Bruino si sta mettendo a disposizione della cittadinanza piemontese. Un aiuto concreto che si traduce in numeri importanti: oltre 10.000 mascherine consegnate in poco più di un mese e già oltre 3500 km macinati per tutta la regione.

Franco Bistondi, presidente della sezione, racconta così questi giorni così complessi e così frenetici: “Non ci siamo fermati un attimo e questo ci ha permesso di fare numeri importanti. Uno tra tutti: abbiamo consegnato oltre 10.000 mascherine sul territorio regionale e in particolare queste le abbiamo date alle varie strutture di residenze per gli anziani e agli ospedali che maggiormente ne avevano bisogno. Solo nella giornata di mercoledì ne abbiamo consegnato oltre 2000”. Continua Bistondi: “Non essendo riconosciuti ufficialmente dal Comune, non possiamo operare direttamente sul nostro territorio. Così noi per non stare fermi e per dare il nostro aiuto offriamo la nostra collaborazione al coordinamento regionale e provinciale, cosa che ovviamente ci porta a mettere in campo attività e iniziative là dove serve sull’intero territorio piemontese. Insomma, dove ci chiamano noi andiamo”.

Ancora Bistondi: “In questo momento ci sono 12 volontari della nostra sezione operativi e tutti ci diamo un grande da fare. A dire il vero anche rimettendoci anche di tasca nostra. In questi giorni, ad esempio, io ho coperto quasi 3500 km con la mia macchina personale; le spese sono a mio carico, fortuna che è a metano. I soldi verranno rimborsati soltanto in parte e solo a fine emergenza”. Bistondi continua: “Essendo la nostra attività fatta a servizio della popolazione vorremmo che ci venisse dato il necessario per poter rientrare delle spese. Credo che questo sia giusto. Noi fortunatamente come associazione riusciamo a restare in piedi grazie al 5 per mille e con i soldi che riusciamo a raccogliere dall’organizzazione di alcune manifestazioni. Per questo quando chiediamo un riconoscimento ufficiale anche da parte del Comune non lo facciamo per una forma di gelosia o invidia rispetto ad altre sezioni, ma perché questo ci aiuterebbe concretamente sia nella collaborazione sia ad avere una sorta di convenzione. E di tutto questo ne beneficerebbe solo la cittadinanza”. 

 

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