Religious Fundraising, venerdì 8 novembre un corso su rigenerazione e sostenibilità dei beni comuni e del patrimonio ecclesiastico

Venerdì 8 novembre, presso il Polo Culturale Lombroso 16,  in via Principe Tommaso 48 a Torino, si terrà un corso di Religious Fundraising sul tema della Rigenerazione e sostenibilità dei beni comuni e del patrimonio ecclesiastico. 

Coordinatore del corso in programma l’8 novembre sarà Andrea Romboli: dal 2003 è docente della The Fund Raising School, esperto di fundraising per le organizzazione che operano in ambito religioso, ha pubblicato il suo primo bilancio sociale nel 2001. Dal 2011 al 2013 ha ricoperto il ruolo di consigliere direttivo di ASSIF l’Associazione Italiana Fundraiser con delega nazionale alla formazione dei fundraiser. Dopo aver svolto per 8 anni il ruolo di segretario generale all’interno di una fondazione di partecipazione, è attualmente alla guida dello Studio Romboli.

Inoltre, interverranno:

Daniela Ciaffi
Filippo Maria Giordano
Andrea Longhi
Francesco Novelli
Andrea Rapaccini
Riccardo Rossotto
Don Franco Tassone

Per tutte le informazioni e il programma completo, si rimanda al sito Religious Foundraising

IL CORSO

Il corso Principi e tecniche di fundraising per gli enti ecclesiastici e religiosi rappresenta la prima esperienza nazionale sul settore specifico delle organizzazioni a cosiddetto movente ideale. Ciò che la proposta formativa desidera approfondire è una dimensione del fundraising concepita non solo come insieme di metodi di raccolta di fondi, ma come modalità di comunicazione, di servizio e di presenza dialogante con la collettività.

Il fundraising aggiunge sempre un valore, quello della relazione. Al centro, non c’è solo la donazione, qualunque sia la sua natura, ma le persone: il donatore ed il beneficiario. Il dono infatti migliora chi dona ed aiuta chi riceve; questi due soggetti non sono due controparti ma stanno insieme sulla stessa missione (dalla stessa parte) con ruoli diversi. Fare fundraising è uno stile di vita, un cambiamento di mentalità, è divenire attivi strumenti di relazioni sociali da instaurare e coltivare nel tempo.

Ma se nel passato tutto ciò era il prodotto di impegno e buona volontà, oggi questa predisposizione e questi sentimenti non sono più sufficienti. È necessario essere preparati, formati e informati. È un’opportunità che in certi casi diviene anche professionalità e professione.

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