Il Nuovo Bando Della Regione Per Tutori Volontari spiegato da Rita Turino, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

La recente legge 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” incarica i Garanti per l’infanzia e l’adolescenza regionali di individuare, selezionare e formare tutori volontari per Minori Stranieri non Accompagnati.

Abbiamo incontrato Rita Turino, recentemente nominata dal Consiglio Regionale del Piemonte Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la quale ci ha raccontato come nella nostra Regione la tutela dei minori storicamente sia deferita all’ente pubblico: sindaci o loro delegati, presidenti/direttori dei consorzi dei servizi socio assistenziali.
Quella prevista dalla Legge 47 è, quindi, una attività assolutamente innovativa per il nostro contesto territoriale, un’attività che richiede di individuare un buon numero di persone della società civile disponibili ad avvicinarsi a questa esperienza. “Per adempiere al dettato normativo – ha spiegato la dott.sa Turinoè stato necessario sia predisporre e sottoscrivere un Protocollo di intesa tra il suo Ufficio ed il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, sia scrivere un Bando pubblico, ed è stato, altresì, importante relazionarsi con l’ Università di Torino per organizzare un percorso formativo, che è obbligatorio”. “Infatti –  ha aggiunto la GIA – solo dopo il superamento del test finale all’esito della formazione si potrà essere iscritti all’elenco dei tutori volontari per MSNA, il quale è gestito dal TM che lo mette a disposizione dei Giudici tutelari presso i Tribunali Ordinari del Piemonte e Valle d’Aosta“.

Cerchiamo – ci ha detto Rita Turinopersone disponibili ad assumersi l’impegno per un MSNA perché sono sempre più numerosi i bambini e ragazzi che arrivano nel nostro Paese senza genitori, quindi, privi di tutela”. “Si tratta – ha spiegato la Garante – di interpretare un nuovo modello di cittadinanza attiva e di genitorialità sociale. Nelle aspettative della legge e di chi la deve applicare, il tutore, che opera gratuitamente e senza alcun rimborso spese, vuole essere una figura adulta di riferimento per il MSNA, che va oltre la importante rappresentanza giuridica assegnata a chi esercita la responsabilità genitoriale, una figura che resti un punto di riferimento fondamentale anche dopo il raggiungimento della maggiore età”.

Il tutore volontario non accoglie nella sua famiglia il MSNA, ma deve poter garantire incontri periodici e instaurare un legame attento alla relazione con esso: I minori hanno, innanzitutto, bisogno di essere accolti, aiutati ad inserirsi in un nuovo contesto; è per queste ragioni che la nuova figura di tutela è importantissima ed incarna una concezione assolutamente nuova di tutela legale”.

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