Giovedì 30 marzo, alle ore 21, presso il Salone Comunale di Sciolze (To) in via Roma 2 l’Associazione di Volontariato Montaldo Cultura darà il via all’edizione 2017 del ciclo di incontri “Cultura, Uomini e Dei in Egitto”.

Il primo incontro avrà il tema “Il mondo della religione nell’antico Egitto: come nasce” a cura di Libero Pierpaolo Manetti, della società Piemontese di Archeologia e Belle Arti di Torino.  

Migliaia di anni prima dell’era cristiana, nell’antico Egitto si parlava del giudizio dopo la morte. Gli egizi consideravano infatti la vita terrena come un attimo fuggente, il preludio alla felicità eterna. L’uomo, assolto da tutti i suoi peccati, dopo la morte avrebbe continuato a vivere tra i beati nei Campi Iaru, simbolicamente identificato con il dio Osiride. Al vertice del pantheon egizio sedeva un Dio unico immortale, invisibile (Ra, Atum, Amon-Ra), generato da se stesso ed eterno, che raccoglieva in sé tutti i caratteri divini. Tuttavia, per rendere più comprensibile agli egiziani la credenza in un unica divinità, i sacerdoti espressero, attraverso rappresentazioni sensibili, i suoi attributi e le sue diverse personificazioni.