Iaap sezione Piemontese – Arte e Psicologia nell’ambito degli incontri dedicati a Psicoanalisi e cinema presenta la proiezione di “Mahler auf der Couch” (Mahler sul divano) Regia: Percy Adlon, Felix Adlon, Farbe, 2010 (Sottotitolato in italiano) che si terrà sabato 8 aprile, dalle 16,30 alle 18,30,  presso il Centro Studi Sereno Regis, sala Gabriella Poli, in via Garibaldi 13 a Torino. 
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Proiezione interventi a cura di Marcello Pedretti, presidente Sezione piemontese IAAP e Guido Mori, studioso di cinema

Trama: 
Estate del 1910, Gustav Mahler si reca in Olanda per consultare Sigmund Freud: sua moglie Alma ha una relazione con il giovane architetto Walter Gropius. Il celebre compositore non sa più cosa fare. Lo psicoanalista lo deve aiutare – e costringe Mahler ad alcune dolorose constatazioni.
Percy Adlon scrive: ”Che ciò sia successo è provato.” ”Il modo in cui si sono svolti i fatti è frutto della nostra immaginazione.” MAHLER AUF DER COUCH è una miscela tra ricerca e finzione, a cui la libertà narrativa è rivolta più di quanto non lo siano i fatti verificabili. Persino nell’autobiografia (“Mein Leben”, t.l. “La mia vita”) si possono scoprire alcune contraddizioni del film . ”Che Mahler e Freud si siano incontrati un pomeriggio dell’agosto 1910 nella vecchia città di Leiden in Olanda è un fatto. La lettera e la relazione amorosa di Alma anche. Ma ciò di cui parlarono i due in quel pomeriggio e come si svolse l’intero dramma è frutto della nostra invenzione.”
La ricostruzione filmica propone un Freud che, pur ancora legato ad alcuni aspetti derivati dalla pratica ipnotica come l’uso della suggestione, porta avanti una consultazione in situazioni oggettivamente difficili e impreviste con assoluto rigore e libertà, riuscendo a ricostruire con Mahler una storia dotata di senso, aiutandolo a integrare ricordi cancellati e a vedere aspetti di sé insufficientemente valutati, e a comprendere e accettare il comportamento della moglie ponendo le basi per la ricostruzione del rapporto tra di loro.
La psicoanalisi in oltre un secolo, muovendosi in varie direzioni, ha sviluppato teorie e tecniche sempre più ricche ed evolute, centrale rimane la personalità dello psicoanalista, la sua capacità di porsi come supporto allo sviluppo delle capacità dei pazienti affinché possano giungere dare senso nuovo, all’interno della condivisione terapeutica, a ciò che precedentemente li turbava aprendo la strada a profonde trasformazioni personali.

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