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Al cineforum della Di.A.Psi c’è “Ogni cosa è illuminata”

30 Dicembre 2017 h 15:00 - 17:00

“Ogni cosa è illuminata” è il nuovo film proposto nel cineforum organizzato dall’Associazione Di.A.Psi Torino, nell’ambito dei “Weenkend da sBandolo”.
Appuntamento sabato 30 dicembre alle ore 15.00 presso la sede della Di.A.Psi., in via Sacchi 32 a Torino, al secondo piano. Attenzione, l’ingresso sarà consentito fino alle 15.15.

Autobus: 4, 11, 15, 33, 63

Partecipazione gratuita, inclusa una consumazione

Ogni cosa è illuminata
Un esordiente nel cinema, Liev Schreiber, mette in schermo un esordiente della letteratura, Jonathan Safran Foer, un ebreo americano che racconta a sua volta di uno studente americano deciso a trovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. Jonathan Safran Foer è anche il nome del suo personaggio che compiendo un viaggio nella memoria ricostruisce la vita del villaggio di Trachimbord, uno dei numerosissimi shtetl bruciati e dimenticati durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo che ha smesso per sempre di essere geografico sopravvivendo soltanto nell’anima di coloro che ne hanno pazientemente raccolto e conservato, fino a collezionarle, le tracce. Il viaggio di Jonathan si avvia da una fotografia del nonno ritratto accanto ad Augustine, ad accompagnare la sua ricerca sarà un altro nipote, Alexander Perchov, voce narrante del film, e un altro nonno che scopriremo “sopravvissuto” ed ebreo. Il nonno di Alex, per gli amici, è un brusco uomo di Odessa che ha cancellato la sua “ebraicità” fino a trasformarla in rabbioso antisemitismo. La sua cecità, marcata da scuri occhiali da sole e accompagnata da una cagnetta guida “psicopatica”, è finta, simulata quanto la vita che disperatamente ha cercato di (soprav)-vivere lontano da Trachimbord.
Molto prima della fine del viaggio, Joanathan e Alex scopriranno di vivere la stessa vita accreditata proprio dagli oggetti appartenuti ai loro cari.
Un’opera prima illuminante e illuminata come “ogni cosa” nel titolo che lavora sui registri del tragico e del comico, rivelando del primo l’universalità e del secondo il tempo e i modi della cultura, nel caso specifico quella yiddish. Eppure il pubblico in sala, almeno quello cosiddetto specializzato, non ne ha colto l’umorismo. Forse perché, come sosteneva Umberto Eco, per il comico bisogna essere più colti.

Dettagli

Data:
30 Dicembre 2017
Ora:
15:00 - 17:00
Categorie Evento:
,

Organizzatore

Di.A.Psi
Telefono:
011443448
Email:
diapsibandolo@gmail.com

Luogo

Sede di Di.A.Psi
via Sacchi 32
Torino, Italia
+ Google Maps
Sito web:
http://www.ilbandolo.org/
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