Centro Aiuto alla Vita di Nichelino, tante difficoltà ma stesso cuore

L’età media dei volontari del Centro Aiuto alla Vita di Nichelino non aiuta la ripresa a pieno delle attività. Ancora troppo pericoloso al momento il pericolo di contagio. Questa prudenza non ha però fermato del tutto le iniziative dell’associazione, semplicemente ha variato la modalità con cui questa si è trovata costretta a declinarla.

Il presidente del Centro Aiuto alla Vita di Nichelino Erminio Civati parla così di questi giorni resi maledettamente complicati dal coronavirus: “Siamo ancora chiusi e non potrebbe essere altrimenti vista l’età media sopra i 70 anni di tutti i volontari della nostra associazione. Con questa situazione generale credo che sia normale avere un po’ di paura e ovviamente ne abbiamo tenuto conto quando abbiamo deciso di restare fermi. Questo ovviamente non ci ha impedito di cercare dalle nostre case di fornire il maggior aiuto possibile alle mamme che seguivamo. Per esempio tre di queste, una alla volta, sono state aiutate dal nostro gruppo in via eccezionale vista la loro particolare situazione; in generale comunque abbiamo passato tutte le informazioni di cui eravamo in possesso sia alla Regina Mundi sia all’amministrazione comunale in maniera che nessuna di loro, ancor più in questo periodo, venisse lasciata in qualche modo senza un supporto. Alla stessa Regina Mundi, abbiamo anche dato tutti quegli alimenti che avevamo in deposito e che erano prossimi alla scadenza”.

Continua Civati ricordando proprio l’aiuto dato ad alcune delle mamme di Nichelino in questa emergenza: “Ce ne era una a qualche giorno dal parto che aveva grande necessità di poter avere pannolini e qualche vestito e ce ne era anche una che aveva un bisogno disperato di procurare delle scarpine ai propri figli. Una volta che siamo stati contattati ci siamo messi subito al lavoro perché potessero avere in qualche modo tutte le cose di cui avevamo necessità. Abbiamo un numero di emergenza, a cui tra l’altro rispondo personalmente, proprio per cercare di intercettare questo tipo di evenienze”.

Civati poi prova a pensare quando potrà ripartire l’attività a pieno regime del Centro Aiuto alla Vita di Nichelino: “Ci stiamo confrontando e mi pare di capire che una prima data per la riapertura della sede possa essere il 18 maggio. La mia speranza è che il coraggio di alcune volontarie pronte già a riprendere l’attività diventi in qualche modo “contagioso” rassicurando anche tutte e quindici le volontarie della nostra associazione”. Civati approfitta poi per spiegare come si declina nella pratica ordinaria la loro vicinanza alle mamme: “Non ci limitiamo solo a dare cose, come pannolini, corredini o latte in polvere, ma cerchiamo di esserci anche per ascoltarle. Infatti ci preoccupiamo sempre di mettere tutte le mamme che seguiamo a loro agio per capire se bambini e famiglie stanno bene e così intercettare le loro specifiche esigenze. In un modo davvero il più possibile discreto e rispettoso possibile cerchiamo di capire come poter essere di reale aiuto a queste donne”.

 

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