Associazione Traumi Encefalici, tutte le iniziative messe in campo

Nel momento di difficoltà trovare forza per andare avanti ancora con più energia: questo è l’insegnamento implicito che arriva dall’Associazione Traumi Encefalici e dal suo grande dinamismo proprio nei giorni contraddistinti dall’emergenza coronavirus.

A.T.E. (Associazione Traumi Encefalici) nasce nel 1993 e negli anni mette in campo iniziative e attività nella promozione del recupero dell’autonomia delle persone con esiti di traumi encefalici, aiutando a sviluppare in loro la consapevolezza delle proprie capacità residue e l’adattamento alle limitazioni, collocando il proprio intervento dopo la riabilitazione effettuata in ambito sanitario. Contestualmente A.T.E. favorisce la crescita personale e il reinserimento sociale supportando le persone assistite in percorsi formativi e dove possibile anche al lavoro. L’Associazione però si prefigge anche l’obiettivo di fornire supporto informativo, assistenza morale e sostegno psicologico alle famiglie e di sensibilizzare le istituzioni, gli enti pubblici e privati e l’opinione pubblica sulle tematiche e problematiche legate al trauma cranico e alle persone che lo vivono.

Queste settimane di blocco generale causa pandemia da coronavirus non hanno in alcun modo fermato l’attività di A.T.E. che si è subito attivata per garantire supporto ed assistenza continua affinché gli utenti non sentissero mancanza o avessero scompensi nel loro percorso di recupero dell’autonomia. Un’attenzione alla continuità che si è declinata anche con la ferma volontà di mantenere e garantire gli stessi orari delle attività e dei corsi pre coronavirus. È stato ovviamente implementato (e di molto) l’utilizzo di piattaforme digitali per svolgere le attività socio-educative e di intrattenimento proponendo esercizi di allenamento cognitivo, letture condivise di storie e attività pratiche di cucito, visite a mostre online, partecipazione a giochi da tavola come “il gioco dell’oca green”, visione e condivisione emotiva di film e/o video, attività sensoriali.

Loredana Cimmino, una dei sei operatori che collaborano attivamente con A.T.E., racconta così l’attività di questi giorni: “Il coronavirus non ha fermato la nostra attività, anzi se possibile abbiamo cercato di migliorare ancora di più la nostra azione. Di renderla più incisiva anche da un punto di vista emotivo. Ovviamente abbiamo dovuto puntare tutto sugli incontri online, ma questi si sono rivelati quanto mai preziosi perché consentono di continuare a lavorare sul mantenimento e il potenziamento delle competenze individuali residue. Un lavoro che ci permette anche di disinnescare tutta quell’ansia e frustrazione altrimenti difficilmente gestibile. Fondamentale è poi a mio avviso avere una squadra di operatori in cui ognuno cura e offre un’attività diversa”. Un lavoro che si sta rivelando utile anche per le famiglie delle persone seguite, sempre la dottoressa Cimmino: “Ovviamente il lavoro che viene svolto coinvolge in maniera attiva anche le famiglie. E così pure i parenti dei nostri assistiti stanno ottenendo un beneficio dalle attività e iniziative che abbiamo messo in campo perché in questo modo vengono contenute preoccupazioni e angosce legate proprio alla situazione di emergenza. L’attività di sostegno alla famiglia è un nostro valore aggiunto e non è affatto scontato come si possa pensare”.

Un altro operatore dell’associazione, Marco Perri, racconta così i vari corsi messi in piedi: “Le arteterapeute Mariel Vespa e Simonetta Crescimbene hanno attivato un laboratorio in cui danno delle consegne su WhatsApp per la realizzazione di manufatti creativi utilizzando materiale che si può reperire comodamente a casa. Ovviamente è previsto anche un momento di ritorno e condivisione”. Ancora il dottor Perri: “Le neuropsicologhe hanno messo a punto sempre con strumenti digitali invece uno spazio dedicato di rinforzo sulle competenze residue per aiutare il lavoro di riabilitazione cognitivo. C’è poi anche un laboratorio di cinema in cui dopo la visione di un film c’è uno spazio per il commento e la verbalizzazione e uno di teatro gestito dalla regista Adriana Zamboni dove si leggono storie e dove si prova una “traduzione” delle idee con quello che è un vero e proprio percorso di scrittura creativa”.  Infine Perri racconta anche il laboratorio che gestisce in prima persona: “Prima dell’emergenza coronavirus una volta al mese organizzavamo una gita da fare tutti insieme; negli anni siamo stati davvero in tanti posti sul territorio metropolitano, ma anche a Milano e Genova. Ecco anche in quarantena questa attività l’abbiamo tenuta e abbiamo così organizzato una visita virtuale prima di Pasqua ai Musei Vaticani e nei giorni scorsi a “Messer Tulipano” di Pralormo. Una scelta non casuale quest’ultima visto il simbolismo che si può trovare dietro la metafora del fiore: il giardino segreto, la cura, il ritornare a sbocciare. È stato un modo diverso per parlare di noi e per provare a rinforzare il gruppo”.

Il dinamismo di A.T.E. non si ferma qui, dal momento che da qualche settimana si è deciso di istituire una newsletter per cercare di comunicare meglio all’esterno dell’associazione per allargare l’offerta a un maggior numero di utenti e famiglie possibile. Un modo anche alternativo per provare a intercettare il lavoro di altre associazioni che si occupano di problemi cognitivi e in generale di disabilità e con loro magari iniziare una fruttuosa collaborazione. Sempre il dottor Perri: “Siamo convinti che questo lavoro di ‘pubblicità’ possa essere utile perché in questo modo possiamo offrire le nostre competenze e il nostro aiuto a enti del nostro settore, ma nello stesso tempo possiamo anche conoscere realtà che possono arricchire di molto le nostre iniziative future”.

Intanto A.T.E., in attesa del prezioso aiuto che può arrivare dal 5 per mille (Codice fiscale: 97549340012), sta partecipando a bandi per cercare di fornire ai suoi assistiti tablet per poter usufruire delle attività nel modo corretto permettendo anche quella privacy che altrimenti non sarebbe possibile. Perri a tal proposito dice: “Abbiamo capito che la connessione non si può dare affatto per scontata ancor più che l’attività sarà online anche nei prossimi mesi e quindi servono strumenti che possano garantire a tutti i nostri assistiti la migliore fruizione possibile delle attività”.

A.T.E. Associazione Traumi Encefalici o.d.v.
https://www.associazioneate.it
https://www.facebook.com/ateassociazionetraumiencefalici/

Presidentessa: Laura Bellagarda
Tesoriere: Elisabetta Covini
Operatori psicologi: Loredana Cimmino, Marco Perri, Alessandra Pavia, Luca Malinpensa, Ilaria Zangari, Elena Lanza.
Arteterapeute: Mariel Vespa, Simonetta Crescimbene
Regista teatrale: Adriana Zamboni

 

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