2006-2016 – 10 anni dell’Associazione che porta il suo nome: chi era Primo Nebiolo?

 

 

Ha festeggiato lo scorso sabato 9 luglio, presso la sede del CUS Torino in via Braccini, i primi 10 anni di attività nel mondo del Volontariato. L’Associazione “Primo Nebiolo”, oltre 200 iscritti, è infatti nata sull’onda delle Olimpiadi di Torino 2006. In quelle settimane indimenticabili oltre 20 mila persone, un vero e proprio “esercito”di Volontari, ha contribuito a rendere la manifestazione il grande successo che è stato. Terminata l’Olimpiade moltissimi Volontari e Associazioni hanno continuato la loro missione. Come l’Associazione “Primo Nebiolo” che a distanza di 10 anni sostiene e diffonde i valori dello sport attraverso progetti e campagne di sensibilizzazione.  Una risorsa non da poco per Torino che può cosi contare sull’impegno, gratuito, di persone che mettono a disposizione della comunità il loro tempo libero e le loro competenze per sostenere e diffondere i valori dello sport a tutti i livelli.

«Dopo dieci anni di duro e qualificato impegno in manifestazioni sportive e non- ha commentato Riccardo D’Elicio, presidente del CUS Torino e dell’Associazione– Primo Nebiolo è ormai un punto di riferimento per tutto il territorio piemontese, ha qualificato l’organizzazione del Centro Universitario Sportivo torinese e dell’intero sistema sportivo universitario».

Ma chi era Primo Nebiolo, la persona dalla quale l’Associazione prende il nome? Torinese, classe 1923, Nebiolo fu innanzitutto uno sportivo: da ragazzo frequentò il Liceo Cavour dove si avvicinò all’atletica cimentandosi nelle discipline veloci e nel salto in lungo. Al termine degli studi, dopo essersi laureato in giurisprudenza, passò alla parte organizzativa. Partigiano durante la seconda guerra mondiale negli anni della ricostituzione, nel 1948, diventò presidente del CUS Torino.  Dopo l’incarico al club sportivo universitario della sua città nel 1961 diventò presidente della Fisu, la federazione internazionale degli sport universitari e nel 1981 della Federazione internazionale di Atletica leggera, ruolo che continuerà a ricoprire sino alla sua morte nel settembre del 1999. Fu inoltre membro della giunta esecutiva del Coni e del Cio, il Comitato olimpico internazionale.

Figura fondamentale dello sport torinese e italiano in città l’impianto sportivo per l’atletica leggera al Parco Ruffini porta il suo nome.

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